lavaggio e manipolazione
CURA DELLA SETA
Poiché la nostra seta è filata a mano, nel tessuto possono esserci leggere variazioni che sono segno di qualità. Con la giusta cura, il tuo capo in seta manterrà il suo aspetto e la sua sensazione di lusso a lungo.
La seta è una proteina, molto simile ai tuoi capelli. La seta è anche naturalmente resistente al fuoco e prendersene cura è facile. Lava il tuo capo in seta in lavatrice con il programma seta/lana a 30 gradi, ciclo delicato. Usa un detergente delicato per seta. Gira il capo al rovescio e usa un sacco per il bucato a rete.
Rimuovi le macchie spruzzando una miscela di due cucchiai di aceto bianco con mezzo litro d'acqua. Lavora delicatamente la miscela sulla zona della macchia e lava normalmente.
Dopo il lavaggio, piega il capo umido una volta nella direzione delle costine e tiralo delicatamente per dargli forma. Asciuga il capo stendendolo su un asciugamano. Lascialo asciugare a temperatura ambiente ed evita la luce diretta del sole.
La seta è isolante e traspirante e ha una naturale capacità di termoregolazione che aiuta a mantenere la temperatura corporea ideale.
CURA DELLA LANA
Con la giusta cura, i tuoi capi in lana manterranno il loro aspetto e la loro sensazione unici, così da poterli passare ai fratellini o alla prossima generazione.
Arieggia i tuoi capi in lana ogni volta dopo averli indossati. Le macchie vanno rimosse prima che vengano assorbite dalla fibra, tamponandole delicatamente. Se non funziona, usa acqua tiepida per farla scorrere attraverso il tessuto e stendilo in piano ad asciugare.
Lava la tua lana usando il ciclo lana e un detergente naturale e delicato. Ottieni i migliori risultati girando il capo al rovescio e usando un sacco per il bucato a rete.
Asciuga il tuo capo stendendolo su un asciugamano. Se si è ristretto o ha perso la sua forma, tiralo delicatamente per riportarlo in forma e lascialo asciugare a temperatura ambiente. Conserva i tuoi capi in lana lavorata a maglia piegati con cura e tienili puliti per evitare di attirare le tarme.
